Facciamo un pò di chiarezza su ciò che si intende con responsabilità per lo smaltimento dei rifiuti da stampa, prodotti con apparecchiature di proprietà o a noleggio. Norme europee e nazionali in materia di gestione rifiuti Legge 152/2006 (T.U:. Ambiente ) e s.m.i. Legge 125/2015 D.lgs Semplificativo 2 Ottobre 2006 D.lgs 116/2014 Oltre ai rifiuti urbani, ci sono i rifiuti Speciali o Professionali che non possono essere smaltiti attraverso i canali utilizzati dalle utenze urbane familiari, ma gestiti attraverso specifiche normative e processi tracciabili. Tutti i rifiuti devono essere classificati secondo il loro codice di appartenenza denominato C.E.R. (codice Europeo del Rifiuto). Inkjet, nastri, cartucce laser, contenitori toner, rulli fusori, tamburi sono classificati come potenzialmente pericolosi ed hanno quindi codici C.E.R. "a specchio" 08.03.17* toner per stampa esauriti contenenti sostanze pericolose 08.03.18 toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui sopra Nel caso di rifiuti con C.E.R. "a specchio" la norma indica che il produttore del rifiuto, cioè colui che lo genera attraverso l'uso ( non chi lo produce o lo rivende) deve effettuare un'analisi chimica per determinare la pericolosità dei propri rifiuti. Ne deriva quindi che il produttore del rifiuto debba farsi carico di identificare il proprio rifiuto attraverso analisi chimica e attribuzione C.E.R. Trasporto attraverso valida autorizzazione ad apposito Albo Recupero o smaltimento attraverso impianto autorizzato da apposito Albo Compilazione e conservazione per 5 anni dei F.I.R. (Formulario Identificativo del Rifiuto) Registrarsi e compilare la modulistica prevista dal nuovo sistema RENTRI Effettuare 1 volta l'anno la dichiarazione M.U.D. (Modello Unico Dichiarazione ambientale) Gestire il fine vita dei propri rifiuti almeno 1 volta l'anno Il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi può essere effettuato da mezzi nella disponibilità dell'Azienda o Ente previa iscrizione all'Albo dei Gestori Ambientali. Una soluzione definitiva alla burocrazia e alla complessa gestione, oltrechè ai costanti aggiornamenti normativi con il rischio di adempiere in modo errato, c'è, ed è affidarsi a Zero Zero Toner che, essendo un "servizio di manutenzione" progettato per i consumabili, in virtù del D.lgs 125/2015, si configura quale "soggetto alla cui produzione sia giuridicamente riferibile" e pertanto manleva i suoi Clienti, attraverso l'emissione di apposito Attestato, di tutti gli oneri di cui sopra. Zero Zero Toner non ha paragoni! Tutti i servizi "tradizionali" di trasporto e smaltimento sul mercato devono garantire l'iscrizione all'Albo dei Gestori Ambientali, lasciano però alle Aziende gli oneri restanti come produttori, come sopra indicato. Attenzione alle promesse di servizi gratuiti! Gli operatori che effettuano un servizio gratuito lasciano supporre che ci sia un interesse commerciale, ad esempio la rigenerazione e successiva rivendita delle cartucce; non è una pratica vietata, ma va comunque gestita burocraticamente la rigenerazione e il successivo fine vita delle stesse, attraverso l'iter sopra descritto. Ricordiamo che in nessun caso è permessa la vendita di rifiuti perchè si configurerebbe il reato penale di traffico illecito di rifiuti. Guarda come funziona ZeroZeroToner >> qui
Al produttore del rifiuto che cede i suoi rifiuti da stampa resta SEMPRE la responsabile della tracciabilità e dello smaltimento.